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Trieste Film Festival

Trieste Film Festival: cala il sipario sulla 35a edizione

I premi e un bilancio della 35a edizione del Trieste Film Festival appena concluso con grande successo

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Trieste Film Festival

Si chiude il sipario sulla 35a edizione del Trieste Film Festival. È stata un’occasione straordinaria per conoscere meglio un cinema, quello dell’Europa centro-orientale, poco visto in Italia. Opere originali, con uno sguardo innovativo, una selezione di tanti giovani registi che guardano al futuro, ma, contemporaneamente, riflettono sulla storia dei propri Paesi, spesso martoriati da guerre, crisi economiche e rivoluzioni ancora aperte. Un’urgenza di raccontare al mondo un modo di vivere diviso fra lontane tradizioni e aperture a una globalizzazione spesso volgare e uniformante. Un cinema di diversi paesaggi, non solo geografici, ma anche dell’anima.

Tutto questo è stato il Trieste Film Festival. Un posto per tutti accogliente, un luogo d’incontro di culture e visioni e voci, pieno di giovani, che hanno affollato le proiezioni in differenti luoghi della città, su tutti il bellissimo Teatro Politeama Rossetti. Incontro e abbattimento delle barriere, culturali, di genere, geografiche, sono state le parole guida del Trieste Film Festival. Non solo nelle diverse sezioni del concorso: lungometraggi, corti, documentari, ma anche nelle masterclass, negli incontri con gli autori, negli approfondimenti sulla storia politica di quei Paesi e nella retrospettiva Wild Roses, vero fiore all’occhiello del Trieste Film Festival, che quest’anno, a cura di Mariëtte Rissenbeek, ha portato a Trieste la potenza e la grazia di un cinema tutto al femminile, una rassegna di tredici film di altrettante registe tedesche, specchio di una Germania quanto mai multietnica. Un dinamismo dello sguardo incarnato dall’onnipresente direttrice artistica Nicoletta Romeo che, con garbo e competenza, ha accolto tutti i suoi ospiti: il pubblico in primis.

E sebbene la 35a edizione si concluda, il suo viaggio continua, con il Trieste Film Festival in Tour 2024, un’iniziativa che proporrà, anche quest’anno, nelle sale italiane, una selezione di film presentati a Trieste (Hotel Pula di Andrej KorovljevCherry Juice di Mersiha HusagicArthur & Diana di Sara Summa).

Stepne Maryna Vroda

I premi della 35a edizione del Trieste Film Festival:

Miglior lungometraggio: Stepne (Ucraina, 2023) di Maryna Vroda, «una regista esordiente che ci ha particolarmente colpiti per la sua malinconica rappresentazione della vita di un paese che scompare, del dolore e delle speranze svanite, resi al contempo con dolcezza ed autenticità».

Miglior documentario: 1489 (Armenia, 2023) di Shoghakat Vardanyan, «un pugno nello stomaco, crudo e senza fronzoli. Un resoconto incredibilmente coraggioso e intimo di una delle situazioni più difficili in cui una famiglia possa trovarsi, il film getta lo sguardo sulle ferite aperte della regista e dei suoi genitori».

Miglior cortometraggio: Land der Berge (Austria, 2023) di Olga Kosanović, «una storia che ci porta a seguire alcuni giorni nella vita di un padre serbo immigrato in Austria e della sua piccola figlia. […] Cercando disperatamente di mantenere salda la propria identità, questi nuclei familiari si sforzano contemporaneamente di dare un’educazione sana ed esemplare ai propri figli».

Premi del Pubblico:

Miglior lungometraggio: Elfogy A levegö (Ungheria, 2023) di Katalin Moldovai

Miglior documentario: Cent’anni (Slovenia, 2024) di Maja Doroteja Prelog

Miglior cortometraggio: A Piece of Liberty (Grecia, 2023) di Antigoni Kapaka

Premio Corso Salani: Lala (Italia, 2023) di Ludovica Fales «fa rispecchiare scopertamente i codici della finzione e quelli del documentario in un originale esercizio di prossimità con la vita a tratti sghembo e irregolare».

Cent’anni Maja Doroteja Prelog

In conclusione, queste le parole di Monica Goti, Presidente dell’associazione organizzatrice Alpe Adria Cinema: «Tutto lo staff del Trieste Film Festival è molto felice e orgoglioso di un’edizione sorprendente per l’alto numero di ospiti che ha accompagnato i film e per tutti gli accreditati che anche quest’anno hanno seguito i nove giorni di programmazione. Sempre di più sono i giovani che seguono il Trieste Film Festival, sia tra il pubblico locale che tra gli studenti delle accademie che il Festival ospita. Siamo molto felici della grande partecipazione e dei riscontri positivi dati a un programma che con tanto lavoro e passione è stato confezionato. Vedere le sale piene di appassionati di cinema ci ripaga del grande lavoro di un lungo anno. Il 2024 ci vedrà nuovamente impegnate in collaborazioni con alcune realtà regionali su progetti legati alla sempre più vicina GO! 2025 e in attività pensate per i bambini e ragazzi delle scuole. E poi, ovviamente, da febbraio, si riparte con l’organizzazione della 36ma edizione per cui auspichiamo di confermare le tante proficue collaborazioni che rendono il Trieste Film Festival un evento per tutti!».

La gelida bora che sferza potrà anche aver soffiato in città, ma il Trieste Film Festival ha, ogni giorno, riscaldato i cuori e le teste al fuoco sacro del bel cinema.

Nicoletta Romeo e Monica Goti, direttrice artistica e presidente del Trieste Film Festival

Nicoletta Romeo e Monica Goti, direttrice artistica e presidente del Trieste Film Festival

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